2013-02-25 15:36:59

Notte degli Oscar: "Argo" di Ben Affleck, miglior film


Nel corso di una cerimonia segnata da numerosi e bellissimi numeri musicali, l’Academy ha assegnato equamente gli Oscar 2013 a una serie di film di forte impegno politico, storico e morale. Senza un vero e proprio trionfatore, i titoli premiati sono stati giustamente riconosciuti dai giurati per le loro qualità narrative, artistiche e tecniche. E’ accaduto per Vita di Pi di Ang Lee, migliore regista, che s’interroga sulla forza della fede e della speranza. Il servizio di Luca Pellegrini.RealAudioMP3

Una cerimonia degli Oscar scandita tutta dal ritmo della musica: canzoni, duetti, cori, coreografie e un musical, Les Misérables tratto dal romanzo di Victor Hugo, che ha imposto Anne Hathaway come migliore attrice non protagonista per la sua toccante interpretazione di Fantine; e musica ancora con la stupenda voce di Adele: la sua canzone Skyfall per l’ultimo film della saga di James Bond - che festeggiava i 50 anni della nascita - è considerata giustamente una delle più belle scritte nella storia del cinema. Tutte queste note sono state eseguite sul palco forse non tanto per esorcizzare le difficoltà del nostro tempo, ma per rendere omaggio all’arte del cinema che ha saputo integrare e interagire meravigliosamente con quella musicale. Nel mezzo, applauditi con numerose standing ovation, sono arrivati i premi: quello per la migliore regia, meritatissimo, insieme con altri riconoscimenti tecnici, è stato consegnato a Ang Lee per il suo profondo e magnifico Vita di Pi, una riflessione sulla fede e la speranza che coinvolge un ragazzo indiano alla deriva su una zattera perduta nell’oceano in compagnia di una feroce tigre del Bengala; e poi Argo, Oscar come miglior film - oltre che sceneggiatura non originale - il cui annuncio è stato dato addirittura in diretta dalla Casa Bianca da Michelle Obama che ha toccato i temi della tolleranza, della pace e del riconoscimento - insieme al sostegno - del cinema come arte capace di avvicinare popoli di diverse culture e religioni. Si tratta di un perfetto thriller politico diretto da Ben Affleck su un drammatico episodio, realmente accaduto, legato al sequestro e liberazione a Teheran di un gruppo di cittadini americani nei giorni successivi alla rivoluzione iraniana. Lincoln, il grande affresco storico che Steven Spielberg ha dedicato al presidente che abolì la schiavitù, si e dovuto accontentare dell’Oscar per la grande interpretazione del protagonista Danny Day-Lewis, mentre quello per l’interpretazione femminile è stato assegnato alla giovane Jennifer Lawrence per il film Il lato positivo, commedia umana in cui sono coinvolti personaggi problematici, ma dove trionfano i buoni sentimenti. Infine, anche a Hollywood si è imposto Amour, che già aveva vinto la Palma d’Oro a Cannes e numerosi altri riconoscimenti, aggiudicandosi l’Oscar per il miglior film straniero: la tragedia della malattia, una cruda preparazione alla morte, un film che tocca drammaticamente il problema dell’eutanasia, difficile, doloroso e sobrio, come lo è stato il suo regista, Michael Haneke, che con poche, misuratissime parole, ha ritirato la statuetta.







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