RD Congo: firmato accordo per fermare il conflitto nell’est del Paese
Un Accordo di pace per porre fine a due decenni di conflitto nella parte orientale
del Repubblica Democratica del Congo è stato firmato dai leader di Paesi della regione
nella capitale etiope Addis Abeba. Presente anche il segretario generale dell'Onu,
Ban Ki-moon. Il servizio di Marco Guerra:
Un impegno maggiore
da parte della Forza di pace delle Nazioni Unite (Monusco) e dei Paesi limitrofi a
non “sostenere, finanziare o ospitare qualsiasi gruppo o individuo armato che a destabilizza
il paese”. È il punto saliente dell’accordo per la fine delle violenze nella turbolenta
parte orientale del Congo, firmato dai rappresentanti di 11 Paesi della regione, fra
cui Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Uganda, Burundi, Angola, Congo, Sud
Africa, Tanzania, Sud Sudan e Mozambico. “Si tratta solo dell'inizio di un percorso,
di un approccio globale che ha bisogno di un impegno costante da parte di tutti gli
attori della regione", ha spiegato Ban Ki-moon.
Nella fattispecie, è previsto
l’invio di una brigata d’intervento composta da 2.500 caschi blu impegnati a contrastare
i ribelli del movimento 23 Marzo (M23) che, dallo scorso novembre, hanno il pieno
controllo della città di Goma, nella provincia del nord Kivu. L’avanzata degli insorti
finora ha causato circa 800 mila profughi. Intanto, il governo congolese mira a raggiungere
un accordo anche con i ribelli su una serie di questioni economiche e politiche fra
cui un’amnistia per i crimini di guerra e il rilascio di prigionieri politici.