Corea del Sud. I vescovi al neopresidente: rispettare le promesse elettorali
Per l'odierna cerimonia di insediamento ufficiale del nuovo presidente della Corea
del Sud, Juliana Park Geun-hye, vincitrice alle elezioni presidenziali del dicembre
2012, la Commissione Giustizia e pace dei vescovi di Seoul ha lanciato un appello
affinché il nuovo capo di Stato rispetti le promesse fatte durante la campagna elettorale,
ovvero di risollevare il settore lavorativo e sociale. In particolare, i presuli ricordano
i tanti suicidi seguiti ai licenziamenti abusivi, le discriminazioni che avvengono
all’interno delle imprese e le pressioni subite dai sindacalisti. “Dal dicembre 2012
– sottolinea mons. Matthias Ri long-hoon, presidente di Giustizia e Pace – sette sindacalisti
si sono suicidati, convinti del fatto che i loro problemi lavorativi non avrebbero
trovato una soluzione”. Ulteriore attenzione viene richiesta dai presuli per le famiglie
degli impiegati suicidi, per le quali la Commissione ha già iniziato a raccogliere
fondi necessari al loro sostentamento. (I.P.) Ultimo aggiornamento: 25 febbraio