2013-02-23 20:03:33

Giornata del silenzio. Domani e lunedì oltre 50 mln di italiani chiamati alle urne


In Italia oggi è la tradizionale giornata di silenzio in vista del voto per le elezioni politiche nazionali e per quelle regionali in Lombardia, Lazio e Molise. Scheda rosa per la Camera, gialla per il Senato, verde per le tre regioni. Si vota domani dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. Sono chiamati alle urne oltre 50 milioni di elettori, compresi i residenti all’estero. Sul voto in alcune regioni anche l’incognita maltempo. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Di fronte al costante calo dell’affluenza alle urne, gli ultimi appelli dei candidati premier sono stati rivolti soprattutto al consistente partito degli indecisi. Rispetto alle elezioni politiche del 2008 il quadro è molto cambiato. Allora vinse nettamente il centrodestra di Berlusconi, ora chiamato invece ad una difficile rimonta sul centrosinistra guidato da Bersani. Cinque anni fa Pdl e Pd presero complessivamente oltre il 70% dei voti. Oggi il bipolarismo di fatto non c’è più. L’anno di governo tecnico ha rimescolato le carte. C’è lo schieramento centrista intorno al premier uscente Monti; e poi la novità del Movimento 5 Stelle di Grillo. Puntano ad entrare in parlamento anche gli altri schieramenti in campo: Rivoluzione civile di Ingoia e fare per fermare il declino di Oscar Giannino. Gli scenari per la governabilità sono incerti anche a causa della legge elettorale, rimasta invariata. Alla Camera il sistema è semplice. Il partito o la coalizione che prende almeno un voto più degli altri, ottiene 340 seggi, il 55% del totale. E ci sono diverse soglie di sbarramento per coalizioni e per singoli partiti. Così come al Senato, dove però la situazione è più complicata, perché il premio di maggioranza viene attribuito regione per regione. E così anche per il risultato complessivo nazionale decisivo dunque diventa il voto in Lombardia, Veneto, Sicilia e Campania.







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