2013-02-23 14:44:52

Continuano le violenze nel nord del Mali


Continuano le violenze in Mali: nel nord, sul massiccio dell’Ifoghas, scontri tra l’esercito del Ciad e jihadisti hanno lasciato sul campo 13 soldati e 65 miliziani, mentre nell’estremo nordest del Paese, nei pressi di Tessalit, si sono verificati combattimenti tra ribelli tuareg che collaborano con l’esercito francese e uomini di un gruppo armato non identificato. I tuareg del Movimento nazionale per la liberazione della ribellione Azawad, sono stati oggetto inoltre di un attentato rivendicato dal Movimento per l’unicità e la jihad in Africa occidentale (una delle sigle attive nella parte settentrionale del Mali) a In-Khalil, dove sono esplose due autobomba. L’attacco, secondo la rivendicazione, è stato attuato per punire la Francia, accusata di “condurre una crociata contro l’Islam e i musulmani”. Intanto, i tuareg fanno sapere di aver depositato presso la Corte penale internazionale una denuncia contro l’esercito regolare maliano per crimini di guerra e crimini contro l’umanità per quanto sta accadendo nel nord del Paese. La denuncia, rivolta in primis contro il presidente Traoré, è stata firmata da tutti i capi tribali delle regioni di Gao, Kidal e Timbuctu, che rivelano “centinaia di omicidi di civili perpetrati dell’esercito”, solo una parte dei quali vengono denunciati dalle organizzazioni umanitarie internazionali. Infine, gli Stati Uniti annunciano la realizzazione di una base per droni in Niger che contribuirà alla condivisione d’informazioni di intelligence con le forze francesi impegnate nel conflitto in Mali da un mese a questa parte. I droni – assicurano gli Usa – perciò non saranno armati, ma secondo alcuni non si escluderebbe la possibilità di spostarli dalla capitale Niamey verso un’area più vicina al confine con il Mali. (R.B.)







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