"Il disimpegno dei
cattolici non è consentito". Per il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi
italiani, come sottolineato a margine della presentazione del suo libro La porta
stretta (edizioni Cantagalli) , "partecipare al voto è un modo per non disertare
la vita pubblica". "Il modo migliore per incidere sulla vita pubblica è quello di
fare sentire la propria opinione attraverso il voto". Per il politogo prof. Antonio
Maria Baggio, quello che i cattolici impegnati in politica, a destra, centro e sinistra,
devono sviluppare è "un linguaggio politico che sia coerente con i valori che viviamo".
"Non ci sono, però, solo i principi non negoziabili, ma dobbiamo parlare anche di
stato sociale, sviluppo e innovazione, temi che si collegano a valori non negoziabili".
"Altra cosa, poi, è la forma che può prendere il governo. Bisogna separare i valori,
dalla formula politica nella quale si vogliono difendere". "Serve ricostruire, conclude
Baggio, quelle grandi reti sociali sul territorio nelle quali il laicato cattolico
possa pensare e impostare la sua azione politica nel sociale fino alle prossime elezioni".
Con noi, Miano, Azione Cattolica, sulla tutela della famiglia, Gardini, Confcooperative
sul rilancio del lavoro, delle Foglie, agenzia Sir, sulla difesa culturale
dei valori non negoziabili in Ue, Vittadini, Sussidiarietà, sul ruolo dei cattolici
in politica. (a cura di Luca Collodi)