Siria: per i sequestrati la Chiesa non paga riscatti, ma offre preghiere
La Chiesa siriana, in tutte le sue articolazioni e comunità, non ha mai pagato e mai
pagherà riscatti per i cristiani sequestrati. I fedeli chiedono alla comunità internazionale
un sostegno per fermare la disumana pratica dei sequestri, verso tutti i cittadini
siriani, e invitano i confratelli cristiani del mondo a offre preghiere e sacrifici
spirituali per le vittime. E’ quanto riferiscono all’agenzia Fides autorevoli fonti
nella Chiesa cattolica in Siria, specificando che qualsiasi campagna di “redenzione”
dei rapiti (attualmente sono due i sacerdoti in mano a bande di sequestratori) è una
campagna di natura del tutto spirituale e non implica alcuna raccolta di fondi. Padre
Alberto Barattero, dei Missionari del Verbo Incarnato, in una nota pervenuta a Fides,
rimarca che i religiosi della sua fraternità non si adoperando nella “raccolta di
denaro” per i sequestrati, ma che proseguono l’impegno di solidarietà verso famiglie,
cristiane e non, che soffrono povertà e sfollamento a causa del conflitto. (R.P.)