Domenica di elezioni: Correa ancora presidente dell'Ecuador, ballottaggio a Cipro,
si vota in Armenia
Domenica elettorale in vari Paesi del mondo. Presidenziali in Ecuador con la netta
riconferma di Correa; al ballottaggio invece andrà Cipro il candidato del centro-destra
Anastasiades non è riuscito a raggiungere il quorum fermandosi al 46%. Urne aperte
da alcune ore in Armenia. Ce ne parla Benedetta Capelli:
Rafael Correa
sarà uno dei presidenti più longevi dell’Ecuador. Al potere dal 2007, ieri ha ottenuto
l’ennesima vittoria, con il 61% delle preferenze. Molto indietro il candidato di centro
destra Guillermo Lasso, al di sotto del 5% gli altri sfidanti. ''Questa è una rivoluzione
che non ferma nessuno'': ha detto Correa. A pesare sulla sua vittoria il miglioramento
di settori come la sanità e l'istruzione anche se resta endemica la corruzione. Il
presidente, accusato di autoritarismo dall’opposizione, ha promesso di portare avanti
il suo programma socialista spingendo per una riduzione della spesa pubblica e nella
lotta alla disoccupazione. E’ previsto per domenica prossima il ballottaggio presidenziale
a Cipro. Nella tornata, segnata dall’alta affluenza alle urne, il leader di centrodestra
Nikos Anastasiades, si è fermato sotto il 50%; contro di lui Stavros Malas, ministro
uscente della Salute. Già segnato il percorso di Nicosia: Unione Europea, Fondo Monetario
Internazionale e Banca Centrale Europea hanno chiesto una stretta sulle banche, riforma
delle pensioni e rigido piano di privatizzazioni. Da qualche ora sono aperte le urne
in Armenia. Largamente favorito nelle presidenziali il capo dello Stato uscente Serzh
Sarkisian. Fedele alleata di Mosca, l’ex repubblica sovietica ha registrato una crescita
record del 7%, il 30% della popolazione vive però sotto la soglia della povertà, la
disoccupazione è al 16%e il salario mensile è pari a circa 300 euro.