Congo: migliaia di sfollati a causa delle minacce dei militari
Circa un terzo della popolazione di Punia, una cittadina di 53.000 abitanti nella
provincia di Maniema (est della Repubblica Democratica del Congo, è stato costretto
a fuggire nella foresta o in altre località nella vicinanza. Lo denuncia un funzionario
dell’Ufficio di Coordinamento per gli Affari Umanitari dell’Onu (Ocha). Secondo un
comunicato inviato all’agenzia Fides, la popolazione afferma di essere stata minacciata
da militari dell’esercito regolare sulla base della propria origine etnica. L’Ocha
afferma che a causa delle minacce dei militari le normali attività commerciali e le
scuole della città sono rimaste paralizzate. Gli sfollati inoltre sono privi di tutto:
cibo, assistenza medica, alloggi e servizi igienici. Tra il 12 e il 14 febbraio il
Programma Alimentare Mondiale (Pam) ha inviato per via aerea 20 tonnellate di cibo,
sufficienti però solo per sfamare 8.000 persone per 5 giorni. Il Pam sta cooperando
con la Caritas locale per identificare tra gli sfollati le persone più bisognose e
sta pianificando un altro invio di aiuti alimentari. (R.P.)