P. Lombardi: forse Conclave prima di metà marzo, Papa a Castel Gandolfo per due mesi
E’ portando il saluto del Papa ai giornalisti che padre Federico Lombardi ha aperto
ieri il briefing. Confermato l’incontro privato, nel pomeriggio, tra Benedetto
XVI e il premier Mario Monti. Domani, in Piazza San Pietro all’Angelus, ci sarà anche
il sindaco di Roma, Alemanno, con la Giunta ed il gonfalone della città. Il direttore
della Sala Stampa Vaticana ha ipotizzato che il Conclave potrebbe svolgersi prima
di metà marzo, se tutti i cardinali saranno giunti in Vaticano. Il Santo Padre, dal
28 febbraio, risiederà nell’alloggio abituale a Castel Gandolfo e probabilmente vi
resterà per due mesi. Il servizio di Massimiliano Menichetti:
Il Papa, dal
28 febbraio, sarà nell’alloggio abituale nel Palazzo Apostolico, a Castel Gandolfo,
che non avrà i sigilli poiché non ci sono documenti particolari. Lo ha detto padre
Federico Lombardi, parlando nel consueto briefing con i giornalisti e precisando
che Benedetto XVI resterà probabilmente in questa residenza per due mesi, il tempo
necessario per il restauro del monastero di clausura, in Vaticano, dove poi si ritrasferirà.
Una decisone quella di tornare vicino alla Basilica Vaticana, ha nuovamente ribadito,
per motivi di carattere “logistico organizzativo, di comunione, di sostegno di continuità
spirituale con il suo successore”.
Guardando agli Esercizi spirituali, che
inizieranno domani alle ore 18, ha spiegato che il Pontefice non avrà attività pubbliche
e che mons. Georg Gaenswein avrà con lui, come di prassi, un breve appuntamento per
le “incombenze urgenti”. Sabato 23, nella mattinata, ci sarà la conclusione della
settimana di ritiro e preghiera. Le tre meditazioni giornaliere del cardinale Gianfranco
Ravasi saranno diffuse dalla Radio Vaticana tramite podcast: una, ogni sera, verrà
messa in onda e tutte saranno sunteggiate sulla newsletter della Radio Vaticana. Successivamente,
saranno pubblicate in versione integrale. Al temine degli Esercizi confermato l’incontro,
da stabilire se pubblico o privato, con il presidente della Repubblica italiana, Giorgio
Napolitano. E guardando ai prossimi 27 e 28 febbraio ha aggiunto:
"Secondo
la Prefettura della Casa Pontificia, per l’Udienza Generale del 27 in Piazza San Pietro,
ci sono già 35 mila presenze annunciate e naturalmente la cifra andrà ad aumentare.
I fedeli e le autorità potranno salutare il Santo Padre in questa ultima occasione
di presenza pubblica del Pontefice. Il 28, invece, come abbiamo detto ci sarà l’incontro
con il Collegio dei cardinali e la partenza nel pomeriggio".
Padre Lombardi
ha detto anche che a Castel Gandolfo, nel pomeriggio del 28 febbraio, dove il Papa
arriverà in elicottero, ci sarà verosimilmente un momento di saluto con “affaccio
sulla piazza”.
Ha quindi parlato delle notizie, diffuse a mezzo stampa, relative
ai colloqui tra Benedetto XVI e Peter Seewald, il biografo che realizzò il libro-intervista
proprio con il Papa “Luce del mondo”. Il direttore della Sala Stampa vaticana ha affermato
che si tratta di informazioni non particolarmente nuove, relative a due colloqui,
l’ultimo tra novembre e dicembre scorso, avuti con il Santo Padre in prospettiva di
una biografia.
Tornando ai temi del Conclave è stato spiegato che potrebbe
iniziare, se tutti i cardinali saranno giunti in Vaticano, prima del 15-20 marzo;
termine questo successivo all’inizio della "Sede Vacante", stabilito nel caso di morte
di un Pontefice:
"Nella Costituzione si dice tra i 15 e i 20 giorni: però,
il termine è 'per attendere', cioè per dare a coloro che avessero bisogno il tempo
necessario per arrivare in Vaticano. Nell’eventualità che i cardinali fossero già
tutti qui, si potrebbe interpretare la Costituzione in un modo differente".
Sollecitato
sulla rinuncia del Papa e sulla nota editoriale per la Radio Vaticana in cui lo stesso
padre Lombardi, oggi, ha parlato di “atto di governo del Santo Padre”, ha specificato:
"Perché
si pone in una prospettiva, come lui ha detto ripetutamente, in cui la Chiesa va avanti,
in cui la Chiesa ha delle sue energie. Il Papa guarda all’elezione di un successore
che abbia - come lui ha detto - vigore nel corpo e nell’animo, e una personalità che
possa affrontare le sfide del nostro tempo nel modo adeguato, cosa che egli sentiva
più difficile con il passare del tempo e con il diminuire delle forze".
Infine,
chiamato a rispondere sulla recente nomina di vertice dello Ior, padre Lombardi ha
detto che il nuovo presidente dell’Istituto e il Consiglio di Sovrintendenza, nel
quale Ernst von Freyberg è entrato a far parte, scadranno nel 2015.