Il presidente Napolitano: nessuna ingerenza sulla campagna elettorale
Nessuna ingerenza sulla campagna elettorale. Il Capo dello Stato Napolitano respinge
le accuse di Pdl e Lega in seguito ad alcune parole pronunciate a Wahington in occasione
della visita al presidente americano Obama. E la Casa Bianca precisa di non essere
schierata. Intanto si alzano i toni della polemica tra Monti, Bersani e Berlusconi.
Servizio di Giampiero Guadagni:
Palesemente
infondate e gratuite. Così una nota del Quirinale definisce le accuse di interferenza
nella campagna elettorale mosse dal centrodestra in seguito all’incontro tra Napolitano
e Obama. Il Capo dello Stato a Washington aveva detto: i progressi fatti con Monti
devono continuare. Aggiungendo: deploro le critiche di chi l’ha sostenuto per un anno.
A difesa di Napolitano il Pd, anche se Bersani sottolinea: ci sono cose importanti
che il governo tecnico non ha fatto. Il candidato premier del centrosinistra manda
poi un messaggio a Monti: la nostra alleanza è con il Sel di Vendola. Contro i suoi
avversari politici toni forti del leader del Pdl Berlusconi, che dice: Bersani vuole
uno stato di polizia tributaria e Monti è un professorino che non capisce niente di
economia. Berlusconi rilancia poi il progetto del Ponte sullo Stretto. Monti replica:
non possiamo lasciare il campo al populismo o all'illusionismo dei pifferai magici.
Quanto agli scandali finanziari delle ultime settimane, il premier uscente si dice
smarrito e afferma: le mie riforme hanno fatto saltare il tappo.