2013-02-15 14:25:13

Rinuncia, per il Papa occorrono forze nuove


Luis Badilla Morales, Radio Vaticana
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In questi giorni si sono scritti migliaia di articoli in tutte le lingue dando delle interpretazioni sulla 'rinuncia' del Papa. Molte sono adeguate, giuste, corrette. Altre fantasiose, arbitrarie e faziose. E' quindi necessario tornare alle parole effettivamente pronunciate dal Papa, in latino, l'11 febbraio. In questa prospettiva la lettura più corretta mi sembra quella dei gesuiti de "La Civiltà Cattolica".

Il Papa non ha rinunciato tanto per stanchezza fisica o intellettuale ma perché ritiene che, in questo momento, per affrontare "questioni di grande rilevanza per la vita della fede", "governare la barca di san Pietro" e "annunciare il Vangelo", occorrano forze nuove, fisiche e spirituali. E' quindi lecito aspettarsi un Conclave che segua questa linea. Tre giorni prima di rinunciare Benedetto XVI, parlando al Pontificio Seminario Romano Maggiore, aveva affermato che "La Chiesa si rinnova sempre, rinasce sempre. Il futuro è nostro". (Intervista di Fabio Colagrande)







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