Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica
Nella prima Domenica di Quaresima, la liturgia ci presenta il Vangelo delle tentazioni
di Gesù nel deserto. Gesù, “pieno di Spirito Santo” vince il tentatore e ribatte alle
sue insinuazioni, dicendo:
“Sta scritto: 'Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto'”.
Su questo brano evangelico ascoltiamo una
breve riflessione di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio
Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:
Il popolo cristiano,
convocato dal profeta Gioele già il Mercoledì delle Ceneri, per iniziare un cammino
di vera conversione, è consapevole che per affrontare vittoriosamente il combattimento
contro lo spirito del male, ha bisogno delle armi della penitenza. Ha già sperimentato
durante la sua iniziazione alla vita cristiana che non può resistere alle seduzioni
del mondo, ai desideri della carne e alle menzogne del demonio senza amare Dio con
tutto il cuore, con un digiuno che gli ricordi che non di solo pane vive l’uomo, ma
di ogni parola che esce dalla bocca di Dio; senza amare Dio con tutta la mente e con
tutta l’anima in una preghiera che rimettendo Dio al suo posto di Creatore e l’uomo
in quello di creatura, riconosca che solo nella volontà del Padre avrà la vita; e
senza amare Dio con tutte le forze con un’elemosina che, rinnovando la rinuncia che
un giorno ha fatto agli idoli, in particolare al denaro, per servire il Dio vivente,
gli apra il cuore alle necessità dei fratelli e di tutti i bisognosi. Davanti a noi
– e insieme a noi – già vittorioso, sta il nostro Signore Gesù. Entriamo con gioiosa
libertà in questo tempo di combattimento e di grazia, accompagnati dalla Vergine Maria,
per prepararci alle celebrazioni della Pasqua e confessare la vittoria di Cristo sopra
la morte e la sua risurrezione, come garanzia della nostra vittoria sopra la morte
e della nostra risurrezione.