Il cardinale Scola: vivere la decisione del Papa con fede e serenità
L’annuncio delle dimissioni del Papa è stato talmente dirompente da rendere necessario
per tutti un certo tempo di assimilazione, anche per il clero. “Viviamo la decisione
del Pontefice nella fede e nella serenità – ha assicurato l’arcivescovo di Milano,
cardinale Angelo Scola, al Sir – perché è presa da un uomo di Dio, dalla fede e dall’umiltà
assolutamente straordinarie, che per tanti anni ci ha comunicato un’intelligenza profonda
della fede e del senso di vivere tramite un magistero assolutamente straordinario”.
Una decisione che fa capire “come gli uomini di Chiesa abbiano bisogno della nostra
preghiera costante – ha aggiunto il porporato – questo fatto contribuisce a farci
alzare la testa portandoci fuori dall’essere sempre reclinati su noi stessi”. L’arcivescovo
di Milano, già nella sua omelia in Duomo in occasione della celebrazione per l’ottavo
anniversario della morte di don Giussani, aveva fatto riferimento alla rinuncia di
Benedetto XVI: “L’umile gesto compiuto dal Papa non dilata forse il nostro modo di
conoscere cosa sia una vita piena che sa stare di fronte a Gesù destino dell’uomo?”,
aveva chiesto, sottolineando, poi, che il Santo Padre, al recente Sinodo dei vescovi,
aveva legato la parola confessione alla parola martirio, cioè al pagare di persona,
definendo il martire il testimone che, esponendosi per primo, “rende possibile l’incontro
tra la libertà di Dio e la libertà degli uomini”. “La testimonianza non è solo un
buon esempio – ha concluso il cardinale – ma è conoscenza della realtà e perciò comunicazione
della verità”. (R.B.)