La Comunità ebraica romana: con il Papa sempre sulla stessa lunghezza d'onda
Un interlocutore e un amico. Questo è Benedetto XVI per la comunità ebraica di Roma
che si unisce al coro di voci che rinnovano al Papa, dopo la sua rinuncia, sentimenti
di vicinanza. Lo confermano le parole del Rabbino Capo della capitale, Riccardo
di Segni al microfono di Gabriella Ceraso:
R. - C’è la
sorpresa certo, c’è decisamente una solidarietà umana per la difficoltà della scelta
che è stata fatta, ma c’è anche il rammarico che una personalità così importante e
con la quale eravamo in buoni rapporti, in qualche modo, scompaia dalla scena. Nei
vari incontri che ho avuto sono rimasto impressionato dalla statura intellettuale
e dalla sua curiosità di studioso. Con lui è sempre stato possibile stabilire un confronto
su temi culturali, ideologici e biblici e questo ha creato una lunghezza d’onda di
comunicazione molto interessante. È importante che, al di là degli elementi di divisione,
esista l’amicizia. Adesso, quindi, con questa assenza improvvisa, rimane l’augurio
di poter continuare ad avere rapporti fecondi.