2013-02-12 15:54:14

Islam in Italia: sorpresa e grande rispetto per la decisione del Papa


La notizia delle dimissioni di Benedetto XVI ha trovato eco in tutto il mondo e ha toccato profondamente credenti e non. In particolare, gli appartenenti alle grandi religioni monoteiste si sentono partecipi di un momento così particolare nella vita della Chiesa cattolica. Adriana Masotti ha raccolto i commenti di due esponenti dell’Islam in Italia. Ascoltiamo per primo il dott. Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia che ospita la Moschea di Roma:RealAudioMP3

R. - La mia prima reazione è stata di incredulità. Ma una volta confermata la notizia, l’incredulità ha lasciato spazio alla sorpresa. Vorrei cogliere l’occasione, a nome del Centro islamico culturale d’Italia, per esprimere al Papa i nostri auguri più fervidi, e anche come credenti invochiamo Dio affinché lo sostenga in questo momento, in cui ha fatto una scelta difficile, ricordando sempre - come credente - che la misericordia di Dio è infinita.

D. - Lei ha avuto modo di conoscere, di incontrare personalmente Benedetto XVI?

R. - L’ho incontrato tre volte in circostanze diverse. Quello che mi colpisce di questa scelta è soprattutto la dimensione di umanità e di umiltà che vengono dal Successore di San Pietro. È una cosa straordinaria, un messaggio importantissimo.

D. - Cosa le viene in mente riguardo questo Pontificato e in particolare rispetto al dialogo con l’islam?

R. - Le relazioni con l’islam - come sappiamo tutti - hanno incontrato qualche difficoltà, ma non mi pare che questo sia il momento per tirare le conclusioni. Quello che possiamo fare oggi è aiutare il Papa e garantirgli un’uscita serena e tranquilla.

D. - Una cosa su cui il Papa è ritornato spesso è stato l'impegno delle religioni per la pace, la condanna ad ogni tipo di fondamentalismo…

R. - Questa posizione è condivisibile da tutti i credenti e anche dagli uomini e dalle donne di buon senso. Dunque, questo è il cammino giusto. Il suo invito deve essere un impegno comune - un cammino comune, direi - perché non è detto che dobbiamo soltanto dialogare: bisogna camminare e guardare nella stessa direzione, perché siamo tutti sulla stessa barca, in quanto famiglia umana e in quanto credenti.

Il commento di Izzeddin Elzir, presidente dell’Ucoii, l'Unione comunità islamiche d’Italia:RealAudioMP3

R. – Ho accolto la notizia come tutti quanti, credo, con sorpresa. Da una parte, questo è un atto di coraggio, di grande responsabilità e dall’altra il Papa, in questa sua scelta che va comunque rispettata, ha dimostrato grande umiltà e grande umanità.

D. - Quali sono i suoi sentimenti pensando a Papa Benedetto XVI e anche al suo Pontificato, in particolare riguardo ai rapporti con l’islam?

R. - Certamente, nei rapporti fra due realtà diverse, in questo caso il mondo islamico e il mondo cattolico, ma come in qualsiasi rapporto, ci sono momenti alti e momenti bassi. In questo periodo abbiamo avuto momenti difficili, ma ci sono stati anche momenti di grande fiducia. Mi piacerebbe ricordare la ricorrenza della preghiera ad Assisi, dove il Papa ha voluto raccogliere di nuovo insieme tutte le fedi per una preghiera interreligiosa, la preghiera di Assisi.

D. – C’è stato poi anche il viaggio in Turchia, dove il Papa è entrato nella Moschea Blu di Istanbul e ha pregato insieme all’imam e agli islamici che erano presenti…

R. – Anche questo è stato un altro momento molto importante, in cui il Papa ha dimostrato che un cristiano può entrare dentro una moschea e può addirittura pregare la sua preghiera. Credo che noi abbiamo bisogno di ricordare questi esempi positivi.

D. - Lei ha avuto occasione di incontrare personalmente Benedetto XVI?

R. – Sì, diverse volte. Una persona umile, una persona saggia, tranquilla, profonda, che non guarda la facciata delle cose, ma va in profondità e cerca di capire e di incoraggiare il lavoro che si fa per il dialogo interreligioso.







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