2013-02-10 10:46:05

In Malawi l'impegno di una Ong italiana per costruire pozzi d'acqua e scuole


Malawi, Congo, Ghana sono alcune degli Stati più poveri dell’Africa, ed è proprio qui che il “Progetto Marco onlus”, dal 2000 cerca di migliorare le condizioni ambientali dei villaggi e quelle di vita delle famiglie locali. E lo fa costruendo pozzi d’acqua. Salvatore Spinosa, presidente dell’associazione umanitaria italiana racconta al microfono di Maria Cristina Montagnaro come si viva in Malawi: RealAudioMP3

R. - Il Malawi è uno dei Paesi più poveri al mondo, già questo ci può fare un po’ immaginare - poi la realtà è molto diversa quando si sta lì sul posto - le condizioni di quel popolo. Un popolo molto pacifico, che si trova ancora in una fase molto arretrata per quanto riguarda ciò che noi siamo abituati a vedere nelle nostre città e nei nostri Paesi. In Malawi manca tutto e siccome non possiamo portare tutto e subito, abbiamo scelto la “priorità delle priorità”. Noi dell’associazione Progetto Marco portiamo l’acqua e finanziamo pozzi di acqua potabile, a pompa manuale ed anche scuole. Sono queste le cose principali di cui hanno bisogno: acqua per l’agricoltura e per risolvere i loro problemi sanitari - in molte zone, con l’acqua pulita dei nostri pozzi abbiamo debellato il colera - e la scuola, perché solo la formazione, l’informazione e la cultura possono farli iniziare ad emergere.

D. - Quali sono le condizioni di vita dove voi scavate i pozzi d’acqua e portate anche le coperte nei villaggi?

R. - Il Progetto Marco opera esclusivamente nei villaggi e quando andiamo per villaggi, noi li adottiamo, cioè, prendiamo villaggi dove non c’è stato mai niente e gli forniamo proprio queste energie principali: acqua, in modo particolare, e scuole. Andiamo anche a controllare villaggi di due, quattro anni fa, dove noi abbiamo posizionato pozzi e scuole ed intervistiamo soprattutto le donne del villaggio. Tra le tante cose, ci tengo a sottolineare ciò che ci disse una delle mamme che si trovava vicino a noi: “Now we can wash the children”, “Adesso possiamo lavare i bambini”. Per loro era inconsueto, quantomeno impensabile, avere l’acqua per lavare i bambini.

D. - Quanti pozzi avete scavato fino ad ora?

R. - Adesso stiamo finanziando anche altri pozzi in Congo, in Ghana e Malawi ed in totale siamo arrivati a 205 pozzi e 10 scuole, in più circa 1000 banchi - se non di più - perché i bambini nelle scuole erano costretti a sedersi per terra e questa situazione per noi era abbastanza inaccettabile.

D. - Che deve fare chi vuole informarsi sul vostro progetto umanitario?

R. - Basta collegarsi al sito web oppure, inviare una mail all’indirizzo info@progettomarco.it e forniremo qualsiasi informazione.







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