Esequie del cardinale Giovanni Cheli, una vita spesa per la pace, i giovani e i sofferenti
Celebrate sabato pomeriggio nella Basilica di San Pietro le esequie del cardinale
Giovanni Cheli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti,
spentosi venerdì a Roma all’età di 94 anni. A presiedere la celebrazione, il cardinale
Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, a nome del Papa che in un messaggio
alla diocesi di Asti ha ricordato il porporato come “pastore fedele al Vangelo e alla
Chiesa” che ha speso la vita “nell’adesione coerente e generosa alla propria vocazione”.
Il servizio di Tiziana Campisi:
Le Beatitudini
evangeliche sono state “le stelle ispiratrici della sua lunga esistenza”: in questo
solco bisogna ricercare la testimonianza e il messaggio del cardinale Giovanni Cheli.
E’ quanto ha detto nella sua omelia il cardinale Angelo Sodano, che ripercorrendo
la vita del porporato, ha ricordato, tra l’altro, il suo servizio in favore dei sofferenti
in tempo di guerra e l’organizzazione di “una rete di ascolto della Radio Vaticana
che trasmetteva alcune notizie sui prigionieri di guerra”; notizie fatte giungere
“poi con una rete di amici … alle rispettive famiglie”. Formatosi nella diocesi di
Asti, dove è stato ordinato sacerdote, il cardinale Cheli si è prodigato in diverse
opere di carità durante la seconda guerra mondiale, istituendo la Pontificia Opera
di Assistenza e aiutando i “prigionieri di guerra, che malati e sbandati ritornavano
in patria”. Il cardinale Sodano ha inoltre menzionato i tanti viaggi del porporato
in vecchi camions a Pescantina, in provincia di Verona, dove arrivavano i primi treni
dal Brennero, “per vedere di accogliere, di assistere subito e poi trasportare a casa
coloro che tanto avevano sofferto nei campi di concentramento!”. Un impegno di carità
e di misericordia verso il prossimo, quello del cardinale Cheli, che è sempre stato
una costante; anche nelle nunziature, prima in Italia poi in Guatemala e in Spagna.
“Fu così – ha concluso il cardinale Sodano - anche nel suo lungo servizio alla Santa
Sede nella Segreteria di Stato, a New York presso le Nazioni Unite, ed infine nuovamente
qui a Roma al servizio dei migranti”.