2013-02-10 13:57:00

Esequie del cardinale Giovanni Cheli, una vita spesa per la pace, i giovani e i sofferenti


Celebrate sabato pomeriggio nella Basilica di San Pietro le esequie del cardinale Giovanni Cheli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, spentosi venerdì a Roma all’età di 94 anni. A presiedere la celebrazione, il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, a nome del Papa che in un messaggio alla diocesi di Asti ha ricordato il porporato come “pastore fedele al Vangelo e alla Chiesa” che ha speso la vita “nell’adesione coerente e generosa alla propria vocazione”. Il servizio di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

Le Beatitudini evangeliche sono state “le stelle ispiratrici della sua lunga esistenza”: in questo solco bisogna ricercare la testimonianza e il messaggio del cardinale Giovanni Cheli. E’ quanto ha detto nella sua omelia il cardinale Angelo Sodano, che ripercorrendo la vita del porporato, ha ricordato, tra l’altro, il suo servizio in favore dei sofferenti in tempo di guerra e l’organizzazione di “una rete di ascolto della Radio Vaticana che trasmetteva alcune notizie sui prigionieri di guerra”; notizie fatte giungere “poi con una rete di amici … alle rispettive famiglie”. Formatosi nella diocesi di Asti, dove è stato ordinato sacerdote, il cardinale Cheli si è prodigato in diverse opere di carità durante la seconda guerra mondiale, istituendo la Pontificia Opera di Assistenza e aiutando i “prigionieri di guerra, che malati e sbandati ritornavano in patria”. Il cardinale Sodano ha inoltre menzionato i tanti viaggi del porporato in vecchi camions a Pescantina, in provincia di Verona, dove arrivavano i primi treni dal Brennero, “per vedere di accogliere, di assistere subito e poi trasportare a casa coloro che tanto avevano sofferto nei campi di concentramento!”. Un impegno di carità e di misericordia verso il prossimo, quello del cardinale Cheli, che è sempre stato una costante; anche nelle nunziature, prima in Italia poi in Guatemala e in Spagna. “Fu così – ha concluso il cardinale Sodano - anche nel suo lungo servizio alla Santa Sede nella Segreteria di Stato, a New York presso le Nazioni Unite, ed infine nuovamente qui a Roma al servizio dei migranti”.

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio







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