Il cardinale Bagnasco: valori fondamentali dell'uomo minacciati da interessi economici
"Se la Chiesa continua ad insistere sui principi indisponibili è perché l'economia
non strimentalizzi l'uomo, perché l'uomo sia prima e al di sopra dell'economia, perché
siamo convinti che una certa visione che vorrebbe annullare, ridefinire i principi
indisponibili o i valori fondamentali dell'umano sia dovuta ad interessi molto economici".
Così il cardinale Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nel suo
intervento al convegno 'Chiesa e democrazia, il dibattito suo principi indisponibili
in Italia e in Europa' organizzato dall'Unione Giuristi Cattolici e dal Forum ligure
delle Associazioni familiari. "Forse per prima volta nella storia della cultura occidentale
- ha detto il porporato – i fondamentali dell'umano, alfabeto dell'umano, le categorie
fondative non sono più chiare per tutti e tutto sembra che debba essere ridefinito.
Sembra che si debbano ridefinire gli elementi fondamentali dell'alfabeto umano, la
grammatica. Come a dire: siamo tornati all'asilo. Questo è un dato di fatto - ha proseguito
il presidente della Cei - ed è una situazione nuova, in cui la Chiesa cattolica, le
confessioni cristiane si trovano un po' impreparate. Fino a ieri queste realtà fondamentali
- la vita, la famiglia, il matrimonio, la coppia, la morte, l'amore e la libertà -
erano sostanzialmente appartenenti, con lo stesso significato, al patrimonio generale
del sentire comune. Oggi questo è cambiato. La difficoltà, la sfida, entusiasmante
e impegnativa, del mondo cristiano, anche della chiesa cattolica, è quella di imparare
ad argomentare ciò che fino a ieri era evidenza, di dimostrare le evidenze, cosa che
- ha concluso il cardinale Bagnasco - è tutt'altro che facile".