2013-02-08 12:33:18

Sudan: nel Darfur cibo, acqua e coperte per migliaia di sfollati


Coperte, acqua, cibo e medicine sono distribuiti da oggi a migliaia di persone accampate in pieno deserto, senza un riparo dove trascorrere la notte, dopo scontri avvenuti nei pressi di una miniera d’oro nel Darfur: lo dicono all'agenzia Misna responsabili dell’Ufficio dell’Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). Secondo Damian Rice, uno dei dirigenti della sezione di Ocha in Sudan, i convogli delle Nazioni Unite hanno raggiunto l’area di Jebel Amir, una delle zone più colpite della regione occidentale del Sudan. “In pochi giorni sono stati rasi al suolo 120 villaggi – calcola Rice – e circa 100.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case”. L’epicentro della crisi è una miniera situata nei pressi della località di Kabkabiya. Almeno inizialmente gli scontri hanno contrapposto gruppi di uomini armati appartenenti a due tribù arabe, i Beni Hussein e i Rizegat. Abitato per lo più da popolazioni non arabe, diffidenti o ostili nei confronti del governo sudanese, tra il 2003 e il 2007 il Darfur è stato dilaniato da un conflitto civile che ha provocato centinaia di migliaia tra vittime e sfollati. Ancora adesso la regione stenta a ritrovare un suo equilibrio interno, forse anche per le ripercussioni dell’indipendenza proclamata dal Sud Sudan nel luglio 2011. È di oggi la notizia che il Qatar, protagonista negli ultimi anni di diversi tentativi di mediazione tra governo e ribelli, ospiterà una conferenza sul Darfur ad aprile. L’obiettivo dell’incontro è raccogliere almeno una parte dei sei o sette miliardi di dollari ritenuti necessari alla ricostruzione della regione. (R.P.)







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