2013-02-08 12:28:36

Isole Salomone: i vescovi chiedono di sostenere le vittime del terremoto


E’ salito a 9 morti il bilancio del sisma, seguito da tsunami, che ha colpito nei giorni scorsi le isole Salomone, ma vi sono ancora molti dispersi. Almeno 4.500 persone sono rimaste senza tetto e 700 abitazioni sono state distrutte. Dopo la prima scossa di mercoledì scorso ve ne state altre 40, ma è cessato l’allarme tsunami. Le ultime informazioni sono giunte all’agenzia Fides da padre Emmanuel Fadeyi, incaricato d’affari della nunziatura apostolica a Port Moresby, Papua Nuova Guinea, dove in questi giorni i vescovi della Conferenza episcopale di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone si trovano per il loro incontro annuale . “I prelati sono rimasti profondamente scossi dal tragico evento e si sono riuniti nell’Eucaristia con il pensiero particolarmente rivolto alle vittime”, scrive l’incaricato. “Continuano a seguire gli sviluppi per valutare la situazione e hanno invitato gli organi della Chiesa a portare il loro contributo alle forze del Governo”, aggiunge. Padre Fadeyi riferisce anche che finora non è stato rilasciato alcun comunicato ufficiale nè dall’arcivescovo di Honiara, una delle zone più gravemente colpite, né dal presidente della Conferenza episcopale, mons. John Ribat. Secondo il National Disaster Management Office, è troppo presto per poter fare un bilancio chiaro dei danni subiti. Le continue scosse di assestamento e le difficoltà di un accesso immediato nell’area di Temotu rendono difficile il reperimento di informazioni più dettagliate. C’è preoccupazione per le zone remote della provincia di Temotu da dove non si è riusciti ad avere alcua notizia. (R.P.)







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