Il Premio Onu per la pace a mons. Taban per il suo impegno in Sud Sudan
Mons. Paride Taban, vescovo emerito di Torit, è stato insignito di un premio delle
Nazioni Unite per il suo impegno a favore della riconciliazione e della pace in Sud
Sudan: ad annunciarlo è stata la Fondazione Sergio Vieira de Mello, che assegnerà
il riconoscimento a Ginevra il 1° marzo. All’origine della decisione - riferisce l'agenzia
Misna - c’è il lavoro compiuto da mons. Taban, oggi settantaseienne, come fondatore
e animatore nella sua diocesi del Villaggio della pace della Santa Trinità a Kuron.
Una realtà nata nel 2005, l’anno della fine della guerra civile in Sudan, che si è
proposta come modello di convivenza e arricchimento reciproco tra comunità fino allora
in lotta tra loro. Il premio ricorda il diplomatico brasiliano Sergio Vieira de Mello,
ucciso nel 2003 in un attentato a Baghdad, dove lavorava come inviato speciale dell’Onu.
Il riconoscimento è assegnato a personalità che si sono distinte per la capacità di
favorire il dialogo tra gruppi o comunità in conflitto. “Il fatto che oggi Kuron sia
visto come un esempio di riconciliazione e pace – ha spiegato Laurent Vieira de Mello,
il figlio del diplomatico brasiliano che presiede la Fondazione – incoraggerà altre
comunità a seguire un approccio simile in altre aree di conflitto in Sud Sudan e non
solo”. Mons. Taban è stato un convinto sostenitore dell’indipendenza del Sud Sudan
da Khartoum, proclamata nel 2011. Un anno fa la Misna lo aveva intervistato di ritorno
da una missione di pace a Jonglei, una delle regioni del nuovo Stato dove la lotta
per il potere politico e il controllo delle poche risorse naturali ha continuato ad
alimentare violenze nonostante le fine della guerra civile. (R.P.)