Il saluto del Papa alla Fraternità San Carlo: crescete sempre di più nell'amore di
Cristo
“La vostra Fraternità è grande ed è un segno che le vocazioni ci siano”: è quanto
ha detto il Papa incontrando mercoledì in Vaticano, al termine dell’udienza generale,
i membri della Fraternità di San Carlo Borromeo. Si tratta di una società di vita
apostolica nata dal carisma del movimento di Comunione e Liberazione: è stata fondata
nel 1985 da mons. Massimo Camisasca, già responsabile di Cl prima di diventare sacerdote.
All’incontro erano presenti don Paolo Sottopietra, nuovo superiore della Fraternità,
subentrato a mons. Camisasca, nominato vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, il presidente
della Fraternità di Comunione e Liberazione don Julián Carrón, e 18 sacerdoti provenienti
dalle missioni nei vari continenti. Benedetto XVI, parlando a braccio, ha ricordato
i suoi incontri con don Luigi Giussani, fondatore di Cl: “Ho conosciuto la sua fede,
la sua gioia, la sua forza e la ricchezza delle sue idee, la creatività della fede.
È cresciuta una vera amicizia; così, tramite lui, ho conosciuto anche meglio la comunità
di Comunione e Liberazione”.
Benedetto XVI ha espresso il suo apprezzamento
anche per mons. Camisasca: “Ho conosciuto la sua creatività nell’arte, la sua capacità
di vedere, interpretare i segni dei tempi, il suo grande dono di educatore, di sacerdote”.
Ha quindi parlato dello spirito di San Carlo Borromeo, che anima questa Fraternità:
“Sempre rimane il grande modello di un pastore che è realmente stimolato dall’amore
di Cristo, cerca i piccoli, li ama e così realmente crea fede e fa crescere la Chiesa”.
Riguardo
alle vocazioni della Fraternità di San Carlo, ha sottolineato la necessità di accompagnarle
nella maturazione: “Questa – ha detto - è la cosa per la quale ringrazio don Camisasca
che ha fatto da grande educatore. E oggi l’educazione è sempre fondamentale per la
crescita della verità, per la crescita del nostro essere figli di Dio e fratelli di
Gesù Cristo”.
Una parola anche per don Sottopietra: “Conosco anche già da molto
tempo il vostro nuovo superiore generale, che anche un po’ ha avuto contatto con la
mia teologia. Così, sono contento che io possa essere anche spiritualmente e intellettualmente
con voi e che possiamo reciprocamente fecondare il nostro lavoro”.
Infine,
il Papa ringrazia il Signore per il dono della Fraternità di San Carlo: “Cresca e
si approfondisca sempre ancora di più nell’amore di Cristo, nell’amore degli uomini
per Cristo. Il Signore vi accompagna”.