2013-02-05 14:05:33

“Fratello Narco”: l’arma del perdono per fermare la violenza della guerra dei narcos


"Hermano narco" (Fratello narco), un cortometraggio di dieci minuti, racconta la storia di Miri, una ragazza di 13 anni che un giorno, insieme al suo fratello minore, assiste all’omicidio dei suoi genitori, compiuto da una banda di narcos. Questo episodio tragico si conclude con un messaggio di speranza. Miri ha deciso di abbracciare l’assassino, in segno di perdono, andando contro le pressioni e le volontà dei parenti, che l’avevano spinta all’odio e alla vendetta. Secondo quanto riportato dall’agenzia Fides, il video è stato presentato il 27 gennaio nella cattedrale di Città del Messico dal cardinale Norberto Rivera, arcivescovo di Mexico. Il perdono “è un sentimento così forte, proprio dell’essere umano, che può trasformare una intera società”. A parlare è il sacerdote paolino Omar Sotelo Aguilar, produttore del cortometraggio. Promuove mezzi alternativi per superare una situazione di violenza dilagante a tal punto che “in alcune zone del Paese ormai non si può più vivere”. “Hermano narco” sarà il primo di una serie di 12 video, dedicati alle storie di persone in difficoltà che hanno chiesto aiuto alla Chiesa cattolica. Solo nello scorso anno, la guerra tra i cartelli della droga ha generato 15.000 vittime. Considerando anche i cinque precedenti, la cifra sale a 90.000, stando ai dati rilasciati dalle Ong. (V.C.)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVII no. 36







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