Usa e Francia chiedono all’Onu una missione panafricana in Mali
Identità di vedute tra Stati Uniti e Francia sulla crisi in Mali e sulla necessità
di intervento, a breve, di un contingente militare africano, sotto il cappello Onu.
La forza dovrebbe sostituire l’esercito francese. Intanto il ritiro dei transalpini
da Timbuctù strappata in questi giorni agli integralisti islamici, potrebbe avvenire
molto presto. Ma sulla reale durata della missione francese nell’Azawad rimangono
ancora molte incognite. Il servizio è di Giulio Albanese:
Se da una parte
continuano ad oltranza i bombardamenti francesi, il timore, spiegano ufficiali dello
Stato maggiore di Parigi, è che i gruppi integralisti in fuga si riorganizzino a nord,
attorno alla città di Kidal, zona impervia e difficile da raggiungere. A questo proposito,
il presidente ad interim del Mali, Dioncounda Traoré avrebbe offerto la sua disponibilità
a negoziare con i militanti tuareg del Movimento Nazionale per la liberazione dell’Azawad
(Mnla), per riconsegnare la regione, soprattutto le zone considerate tuttora "off
limits" al governo legittimo di Bamako. Saranno, dunque, necessarie delle concessioni
da offrire ai tuareg… unica, vera, strada praticabile da seguire per ottenere la pace.
Sta di fatto che Parigi segue con grande scrupolo l’evolversi della situazione e insiste
sulla necessità di ripristinare le istituzioni democratiche, il prima possibile, al
termine di un processo elettorale trasparente.