Senegal: preoccupazione della Chiesa per il conflitto in Casamance
È stata una visita pastorale di cinque giorni quella che ha portato il nunzio apostolico
del Senegal, mons. Luis Mariano Montemayor, nella diocesi di Ziguinchor, capitale
del Casamance. Dal 1982, l’area è teatro di scontri a causa degli indipendentisti
del "Mouvement des Forces Démocratiques de Casamance" (Mfdc). Alla fine della settimana
scorsa, quindi, mons. Montemayor ha visitato la zona per sostenere le iniziative di
pace ed incontrare sul posto le diverse comunità cristiane, i rappresentanti musulmani
e gli esponenti delle religioni tradizionali locali. In una conferenza stampa tenuta
al suo rientro a Dakar, il nunzio apostolico ha sottolineato l’importanza di porre
fine alle ostilità nella regione, raggiungendo un accordo sul disarmo e sul reinserimento
sociale dei combattenti. Inoltre, il presule ha espresso apprezzamento per la mediazione
con i ribelli portata avanti dal 2012 dalla Comunità di Sant’Egidio, su sollecitazione
dell’allora capo di Stato Wade. Dal suo canto, il card. Théodore Adrien Sarr, arcivescovo
di Dakar, ha affrontato la questione del Casamance pochi giorni fa, durante un incontro
con il presidente Macky Sall. “Abbiamo parlato – ha dichiarato il porporato alla stampa
– della situazione del Paese e della vita della Chiesa, soffermandoci, in particolare,
sul grande desiderio di pace in Casamance che tutto il mondo nutre”. (I.P.)