Venezuela. Il card. Urosa: “Il carcere non è un deposito di condannati a morte”
L'arcivescovo di Caracas, il cardinale Jorge Urosa Savino, ha chiesto ai venezuelani
di non abituarsi all'idea che le carceri del Paese sono depositi di persone destinate
a morire. "Al contrario, sono Centri di riforma, Centri di riabilitazione, Centri
per re-inserirsi nella società". Il cardinale Jorge Urosa ha parlato, in un'intervista
alla stampa locale, sugli eventi nella prigione di Uribana dove sono morte almeno
58 persone e oltre 90 ferite. In una nota inviata all’agenzia Fides, si afferma che
“il governo nazionale ha la responsabilità delle carceri, della vita e la sicurezza
delle persone che sono lì recluse". Il cardinale ha ribadito che la chiusura delle
carceri non è una soluzione definitiva al problema. "Si creano altri problemi. Quello
che bisogna fare è costruire più carceri, ottimizzare i processi, garantire condizioni
migliori di vita e sostenere i diritti umani dei prigionieri, anche se alcuni di loro
sono criminali", ha detto. Dopo che ha ringraziato Benedetto XVI per il suo l'interessamento
e le sue preghiere, ha colto l'occasione per esprimere solidarietà ai prigionieri
politici del Paese. (R.P.)