Centrafrica: capo dei ribelli Seleka nuovo ministro della Difesa
Dopo giorni di intense trattative, il presidente François Bozizé ha nominato un nuovo
governo di unità nazionale assegnando ai ribelli del Seleka il ministero della Difesa,
come previsto dall’accordo di pace firmato a Libreville l’11 gennaio che ha sospeso
l’offensiva avviata a dicembre dai miliziani nel centro-nord del Paese. Il capo di
Seleka, Michel Djotodia, è stato designato nuovo titolare del dicastero nonché vice
primo ministro. I ribelli hanno anche ottenuto i ministeri della Comunicazione e delle
Foreste, mentre al primo ministro uscito dalle file dell’opposizione, Nicolas Tiangaye,
è stato affidato anche il ministero delle Finanze. Il governo ha mantenuto gli Esteri,
l’Economia e la Sicurezza pubblica. Da giorni Seleka (alleanza, in lingua sango) premeva
per l’applicazione dell’accordo siglato in Gabon, accusando il governo di non volerlo
onorare per mantenere il controllo di dicasteri-chiave. I ribelli sono stati a loro
volta accusati da Bozizé di aver violato il cessate-il-fuoco rendendosi responsabili
di episodi di violenza in alcune località del nord. Secondo l’intesa di Libreville,
la transizione avviata da Bangui durerà 12 mesi, durante i quali il contestato Bozizé
non potrà destituire il capo del governo. Alla fine di questo periodo sono previste
elezioni legislative. Inoltre il presidente, al potere dal 2003 con un colpo di stato,
si è impegnato a non candidarsi per un nuovo mandato nel 2016. La crisi centrafricana
ha avuto origine lo scorso 10 dicembre, quando in pochi giorni la coalizione Seleka
è riuscita a conquistare importanti località del centro-nord, accusando Bozizé di
non aver rispettato precedenti accordi di pace e di non aver attuato le raccomandazioni
fornite nel corso del “dialogo politico inclusivo” del 2008. (R.P.)