Il cardinale Bagnasco su matrimoni gay in Francia: siamo vicini al baratro
“Siamo vicini al baratro, l’Italia non prenda esempio”. Così l’arcivescovo di Genova
e presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco,
dopo il primo sì dell’Assemblea nazionale francese al progetto di legge, che legalizza
i matrimoni omosessuali. Duro anche il commento del quotidiano Avvenire che parla
di “uno strappo dirompente non solo di carattere religioso ma con il sentimento popolare”.
Cecilia Seppia:
Nonostante
la massiccia mobilitazione delle piazze, contrarie al disegno di legge sulle nozze
gay, è arrivato ieri in serata il primo via libera di Parigi alla norma che ridefinisce
di fatto il matrimonio come “un accordo tra due persone di sesso diverso o del medesimo
sesso”. Forte la replica del presidente della Cei che ammonisce: “siamo vicini al
baratro, l’Italia non deve prendere esempio da queste situazioni, dagli esiti estremamente
pericolosi”. Il timore del cardinale Bagnasco, è anche che dalle nozze gay si passi
all’adozione di bambini da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso,
come già in altri stati europei. Quindi il monito è proprio all’Europa che secondo
il porporato, ha dimenticato le proprie radici cristiane e crede di conquistare delle
libertà eliminando la religione dal proprio orizzonte. “Un insulto all’umanità”.
Lo definisce Monsignor Sigalini, presidente della commissione Cei per il Laicato.
Dure la posizione espressa dal quotidiano Avvenire: che parla di “uno strappo condotto
con ostinazione, a colpi di maggioranza parlamentare”, che anche se formalmente legittimato,
non è meno dirompente. Secondo Avvenire inoltre “non è in gioco una questione religiosa,
ma un dato che appartiene alla profondità della natura umana”.