Nativi digitali: la rete non incide sulle decisioni che contano. In politica no
alla logica destra e sinistra
I giovani quale contributo
di partecipazione alla vita politica sono disposti a dare? Secondo un campione
di giovani tra i 18 ed i 29 anni, il 30% si schiera con il centrosinistra, il 17%
con il centrodestra, il 14,5% al centro. I dati arrivano da una ricerca, rapportogiovani.it,
promossa dall'Istituto Toniolo di Milano e curata da un gruppo di docenti dell'Università
Cattolica, in collaborazione con Ipsos e Fondazione Cariplo."Vince
però, spiega Alessandro Rosina, docente della Cattolica, chi non vuole collocarsi
rifiutando la logica destra/sinistra, pari al 38,5%. Il bacino maggiore del non voto".
Intanto, sempre secondo una ricerca del Toniolo, l'85% dei giovani italiani
tra i 15 e i 34 anni usa internet per informarsi, tra giornali on line, ascoltare
radio e vedere la tv, inviare mail e scambiare opinioni sui social network. Dopo i
55 anni, però, solo il 50% degli italiani usa la rete. "Le nuove tecnologie hanno
aumentato il livello di informazione tra i giovani, afferma a 105FM, Rita Bichi,
docente della Cattolica, ma gli stessi giovani sembrano consapevoli dei limiti
della rete che non riesce ad incidere sul livello di partecipazione alla politica
e al sociale, dove le decisioni che contano passano sempre attraverso i vecchi canali".
(a cura di Luca Collodi)