Mali: sostegno europeo alla missione militare francese. Preoccupazione per la situazione
dei diritti umani
Mali. Sostegno dai ministri degli Esteri europei alla missione francese e dell’allarme
sulla violazione dei diritti umani durante il conflitto. Ma sul terreno proseguono
le operazioni militari, come ci racconta Giulio Albanese:
Nella guerra
asimmetrica tra l’esercito convenzionale francese e i ribelli jihadisti presenti
nella regione dell’Azawad, si sta profilando uno scenario, per certi versi, “scontato”.
I francesi occupano le città, mentre le milizie estremiste islamiche si sono ritirate,
come nel caso di Kidal, rifugiandosi probabilmente nelle montagne limitrofe che circondano
la zona. Intanto, l’Unione europea ha lanciato un “allarme” sulle violazioni dei diritti
umani commesse nel conflitto maliano. In una nota diramata al termine della riunione
dei ministri degli Esteri dei Ventisette si invita il governo di Bamako a “indagare
immediatamente” sugli episodi denunciati ieri anche nel Rapporto di Human Rights
Watch (Hrw) secondo cui le vessazioni nei confronti dei civili sono state commesse
non solo dai jihadisti, ma da tutte le parti in conflitto. Intanto, in Francia i detrattori
del presidente Francois Hollande, senza nulla togliere alla ferocia dei ribelli dell’Azawad,
denunciano quelli che, secondo loro, sarebbero i veri motivi che avrebbe spinto il
governo di Parigi ad un intervento militare in Mali. Sarebbe servito a “garantire
l’approvvigionamento di uranio alle centrali francesi”. Naturalmente, tutto da dimostrare.