I vescovi del Perù: proclamare la fede altrimenti l'uomo si smarrisce
“Siamo immersi in una crisi di fede che non solo intralcia la soluzione dei problemi
umani, ma li aggrava. Senza fede e senza Dio, l’uomo perde la verità su se stesso,
sulla vera dignità, vocazione e missione”. I vescovi del Perù, alla fine dell’Assemblea
plenaria della Conferenza episcopale, hanno pubblicato un messaggio dal titolo “Perù
vivi la tua fede”, ispirato all’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI. La proclamazione
della fede per i vescovi peruviani è tanto urgente quanto necessaria di fronte alla
crescente globalizzazione che facilita – scrivono – la diffusione di “idee, esperienze
e comportamenti che purtroppo considerano ‘normale’ prescindere da Dio e dalla sua
manifestazione in Cristo per definire la vita personale e l’organizzazione della società”.
Anzi, aggiungono, “ci sono persone che non solo disconoscono o mettono in dubbio Dio
ma lo rifiutano”. Nel messaggio, l’episcopato avverte che “noi stessi, discepoli del
Signore, anche se – come affermato da Lui – non siamo del mondo, solo per il fatto
di vivere nel mondo possiamo essere influenzati dall’ambiente di poca fede che ci
avvolge”. Di conseguenza, i vescovi esortano i fedeli ad accogliere la proposta dell’Anno
della Fede come un invito a un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico
Salvatore del mondo. Il documento dell’episcopato peruviano ricorda che senza Dio
il mondo non sarà la “casa della famiglia umana, ma una materia da usare senza senso
né controllo, mentre gli altri non saranno visti come fratelli con cui condividere
la vita e i beni”. Questi atteggiamenti di indifferenza “sono un problema”, affermano
i vescovi peruviani, che indicano altri mali come la gelosia, le invidie, la concorrenza
sleale, le calunnie, la corruzione, le ingiustizie, l’abuso di potere, la violenza
contro i poveri, i sequestri, gli omicidi, l’aborto e un lungo elenco di calamità
familiari, nazionali e internazionali. Come risposta, i vescovi chiamano a riscoprire
il dono prezioso della fede, dono di Dio che ci ama, perche “una società che governa,
giudica, educa e agisce in accordo con la volontà del Creatore è una società con fondamenta
indistruttibili, dove tutti i suoi membri progrediranno e moltiplicheranno le loro
possibilità di crescita e di sviluppo”. Infine, nel documento l’episcopato peruviano
ricorda che L’Anno della Fede sarà anche una buona occasione per intensificare la
testimonianza della carità. “E’ la fede quella che ci permette di riconoscere Cristo
ed è il Suo amore che ci sprona ad aiutarlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel
cammino della vita”. (A cura di Alina Tufani)