2013-02-01 13:59:59

Giornata della vita consacrata: testimonianza di una suora indiana


“Ogni forma di violenza contro le donne è un male terribile, e come monache carmelitane ci tocca in profondità proprio mentre celebriamo il genio femminile di Santa Teresa d'Avila e il dono della vita consacrata”. E’ quanto afferma suor Mary Joseph, bramina indù convertita al cristianesimo, oggi monaca di clausura del monastero carmelitano di Andheri East, a Mumbai. Ricordando che oggi la Chiesa celebra la XVII Giornata della vita consacrata e la festa della Presentazione del Signore, suor Mary Joseph sottolinea che i consacrati sono chiamati a irradiare la luce di Cristo, testimoniandola con la vita e le opere. Per le religiose di Andheri East, la giornata di oggi assume un’importanza particolare anche perché cade nel contesto dell'Anno della fede, della nuova evangelizzazione e del 450.mo anniversario della fondazione del monastero di San Giuseppe da parte di Santa Teresa d’Avila. In un momento in cui l’India è ancora scossa da gravi fenomeni di violenza contro le donne, proprio l’esempio della Santa come religiosa e come donna “è particolarmente significativo”. “Ci spinge – spiega ad AsiaNews suor Mary Joseph - a pregare con grande intensità per tutte le indiane vittime di discriminazione”. Una discriminazione, aggiunge la suora di clausura, “che ha inizio ben prima di venire al mondo, attraverso gli aborti selettivi, e con gli infanticidi femminili”. “La vocazione è un dono di Dio così immenso che non si può spiegare”. “Per me – conclude la religiosa - la ‘fede’ è un tesoro, una perla di inestimabile valore. Come comunità, Dio ci invita a testimoniare il suo amore attraverso l'adorazione e la preghiera, con l'Eucarestia al centro della nostra vita. Cerchiamo di sostenere la Chiesa, e di intercedere per l'umanità”. (A.L.)

Ultimo aggiornamento: 2 febbraio 2013







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