2013-02-01 14:13:43

Appello Caritas: in Siria situazione gravissima, mancano cibo e acqua


In Siria la situazione umanitaria è sempre più preoccupante e si teme anche un allargamento del conflitto ad altri Stati. I morti sono più di 60 mila, centinaia di migliaia i rifugiati, 2.5 milioni di persone hanno bisogno di aiuti. C’è carenza di cibo, acqua potabile e cure sanitarie. Lo ricorda Caritas italiana, che ha già inviato un primo contributo a Caritas Siria e alle altre Caritas impegnate nell’accoglienza dei profughi. Le Caritas di Siria, Libano, Giordania e Turchia forniscono aiuti ad oltre 100 mila persone. Soprattutto all'interno della Siria – ricorda all'agenzia Sir - si continua a lavorare fra grandi difficoltà e pericoli. “Stiamo coordinando gli aiuti per decine di migliaia di persone a Damasco, Aleppo, Homs e Hassakeh - dice il presidente di Caritas Siria, mons. Antoine Audo - ma i bisogni aumentano di giorno in giorno”. In Libano, nella valle della Bekaa e a Beirut, la Caritas aiuta 40 mila persone, di cui la metà sono bambini. Sono state anche allestite due cliniche mobili. Caritas Turchia sta aiutando 2 mila famiglie con generi di prima necessità ed ha attivato servizi per cure sanitarie e assistenza psicologica. In Giordania la Caritas si sta prendendo cura di 60 mila persone ad Amman, Irbid, Zarqa, Madaba e Mafraq. Fornisce aiuti alimentari, coperte, stufe. Prevede di aiutare altre 25 mila persone. La Caritas italiana rilancia l’appello per poter far fronte alle nuove richieste di aiuto. Per maggiori informazioni: www.caritasitaliana.it (A.L.)







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