Tensione in Egitto. Merkel riceve Morsi e lo esorta al dialogo con le parti
Non si fermano le violenze in Egitto. Due persone sono rimaste uccise ieri al Cairo.
Sale così a 54 il numero delle vittime delle violenze scoppiate ormai una settimana
fa. Intanto il presidente Mohamed Morsi ha incontrato a Berlino Angela Merkel, mentre
ha annullato la sua tappa parigina proprio a causa della grave crisi che sta attraversando
il Paese. Amina Belkassem:
"L'Egitto sarà
uno stato di diritto e uno stato civile, non di matrice militare né teocratica". Lo
ha detto il presidente Mohamed Morsi volato a Berlino questo pomeriggio per un incontro
con Angela Merkel. Intanto però continuano gli scontri al Cairo, a Port Said e nelle
altre città lungo il Canale di Suez. 54 persone sono morte nelle violenze scoppiate
venerdi' scorso, in occasione del secondo anniversario della Rivoluzione che ha portato
alla caduta di Hosni Moubarak. Due manifestanti sono rimasti uccisi questa mattina
nei pressi di Piazza Tahrir. E l'attenzione sembra spostarsi sui black bloc egiziani,
gruppi di militanti anti islamisti che secondo il ministero dell'interno si sarebbero
infiltrati nelle manifestazioni attaccando le forze dell'ordine. Alcuni presunti membri
del gruppo sono stati arrestati questo pomeriggio mentre la principale coalizione
d'opposizione, Il Fronte di salvezza nazionale, guidata da Mohamed El Baradei, ha
lanciato via twitter un appello al dialogo e chiesto una riunione d'urgenza con Morsi
per tentare di mettere uno stop alle violenze.