"Web listening e spiritualità": presentato a Roma il nuovo impegno di Aleteia.org
Aleteia.org, l’aggregatore internazionale di oltre mille tra media, istituzioni e
Movimenti cattolici, cambia il suo paradigma editoriale e grazie alla tecnologia fornita
da Google, si mette in ascolto della “rete” per rispondere alle domande più frequenti
su fede, etica e spiritualità. Lo testimonia il dossier presentato ieri “ Web listening
e spiritualità” . Il servizio di Gabriella Ceraso:
A pochi mesi
dal suo lancio ufficiale, Aleteia – che parla sei lingue – cambia passo, sostenuto
dalla tecnologia più avanzata. Andrea Salvati è il direttore generale del network,
già dirigente Google-Italia:
“Abbiamo deciso di utilizzare la tecnologia
anche per migliorare e innovare il lavoro editoriale. In parole molto semplici - monitorando
le ricerche degli utenti, le discussioni che avvengono nei social network, gli approfondimenti
richiesti sulle varie tematiche attinenti questioni di vita, fede e società - abbiamo
la possibilità di produrre contenuti in riferimento a quello che effettivamente gli
utenti stanno cercando e chiedendo”.
Cominciare dunque dall’utente: è un
cambiamento di paradigma editoriale. Jesús Colina, giornalista spagnolo, è
il presidente di Aleteia:
“Noi vogliamo essere un ponte, tra la richiesta
e la produzione cattolica. Per cui, presentare questi contenuti, portare traffico
ai siti cattolici, offrire le risposte alle persone in ricerca di senso, a quelli
che noi chiamiamo i cercatori della verità”.
Il dossier
"Web listening e spiritualità" presentato oggi è proprio un esempio del monitoraggio
della rete, avvenuto nel 2012, da cui risulta che fede, bioetica e famiglia sono le
tematiche più cliccate e richieste nei Paesi esaminati di lingua spagnola, italiana,
francese e inglese. Ma quali sono le più frequenti domande degli utenti, e che cosa
suggeriscono alla comunità cattolica?:
“Chi è Gesù, forse è una delle domande
più richieste in Internet. Ma, curiosamente, c’è una domanda ancora più frequente:
che cosa è la Chiesa. E poi, come pregare. In generale, le prime risposte sono date
dalle Chiese riformate, protestanti, o anche dalle sette religiose o da siti generalisti,
o in qualche caso anche da siti islamici. Ma è veramente difficile che nella prima
schermata appaia una risposta cattolica”.
Dunque, un lavoro che potrà,
a cose fatte, aiutare anche a colmare delle lacune, involontarie ma possibili, nel
mondo dell’informazione cattolica. Il contributo essenziale rimane quello di Google,
e non solo come piattaforma stabile, veloce ed efficace. Jesús Colina:
“Loro
ci hanno proposto la creazione di un motore pensato per il mondo cattolico, in maniera
che io possa – per esempio – andare a cercare argomenti solo sui bloggers cattolici,
solo sui video cattolici prodotti da produttori cattolici, o sulle case editrici cattoliche.
In sei secondi, possiamo fare una domande e avere risposte che oggi, in tempo reale,
i cattolici stanno fornendo su questi argomenti”.