2013-01-29 16:08:29

20 anni del Catechismo: la certezza della fede è che Dio è amore


Dio "limita" l'uomo? Il credere in Lui si basa su delle "certezze"? Sono i dubbi di molti ai quali il Catechismo della Chiesa Cattolica offre tra le sue pagine una risposta argomentata e lucida. A questo particolare aspetto della fede e delle sue caratteristiche, il gesuita p. Dariusz Kowalczyk dedica la 12.ma puntata del suo ciclo di riflessioni sul Catechismo, a 20 anni dalla pubblicazione:RealAudioMP3

La fede cristiana è una libera risposta dell’uomo a Dio che si è rivelato in Gesù. Tale risposta però è impossibile senza grazia. Per questo il Catechismo afferma: “La fede è un dono di Dio, una virtù soprannaturale da lui infusa” (CCC 153). Allo stesso tempo viene sottolineato che la grazia non è contraria “né alla libertà né all’intelligenza dell’uomo “ (cfr. CCC 154). La grazia di Dio, infatti, non ci limita; anzi, essa ci apre delle possibilità nuove. In altre parole, il rapporto vivo con Dio ci fa più uomini, più liberi e più responsabili. Qual’è dunque il motivo definitivo di credere? Accettiamo le verità della fede poiché ci appaiono credibili, buone e belle. Le accettiamo in quanto ci sono state trasmesse da nostri genitori o da altre persone per noi importanti. In fondo però – come leggiamo nel Catechismo – “noi crediamo «per l’autorità di Dio stesso […], il quale non può né ingannarsi né ingannare»” (CCC 156).

Il Catechismo ci dice poi che “la fede è certa, più certa di ogni conoscenza umana” (CCC 157). Tale affermazione potrebbe stupire. Non si tratta però di una certezza di tipo matematico, come quella che dice che due più due fa quattro. La certezza della fede ha carattere esistenziale, e proprio per questo su di essa possiamo costruire la nostra vita. Dio mi ama, Cristo mi salverà in ogni situazione – queste sono le certezze della fede. L’altra caratteristica della fede è lo sforzo di comprendere. La grazia di Dio apre “gli occhi della mente” (Ef 1,18) a un intendimento sempre più profondo delle cose rivelate in Gesù. Il Catechismo riporta le parole di Sant’Agostino: “Credo per comprendere e comprendo per meglio credere”. Accogliamo queste parole come un invito alla lettura più approfondita del Catechismo.







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