Procede la campagna elettorale tra scontri incrociati
Ancora polemiche politiche dopo le frasi sul fascismo pronunciate domenica da Berlusconi
in occasione della Giornata della Memoria. Ma i temi centrali della campagna elettorale
restano le alleanze e le tasse, con scontri incrociati tra gli schieramenti. Il leader
del Pd Bersani dice no all’ipotesi di una grande coalizione lanciata ieri mattina
del premier uscente Monti. Servizio di Giampiero Guadagni:
Riduzione dell’Imu
dal 2013, dal 2014 più detrazioni per figli e per le imprese che innovano. Mario Monti
presenta il programma fiscale di Scelta Civica e ipotizza dunque tagli di tasse a
due condizioni: risparmi sulla spesa e spread a livelli accettabili. Proposte considerate
non credibili dagli avversari politici, specie dal centrodestra che accusa il governo
tecnico di avere alzato le tasse. Nel mirino del centrosinistra un'altra affermazione
del premier uscente: dall’esito del voto, ha detto Monti, dipenderà una nuova manovra.
Dura la reazione del leader della Cgil Susanna Camusso, che parla di minaccia. Mentre
il candidato premier del centrosinistra Bersani si dice stanco di manovre che inseguono
la recessione. Bersani però tiene la porta aperta, ma Casini avverte: l'Udc mai al
Governo con il Sel di Nichi Vendola. Intanto non si placa la polemica politica sulle
dichiarazioni di ieri di Berlusconi sul fascismo, dichiarazioni poi ridimensionate
dall'ex premier. Contro il quale è stato presentato un esposto-denuncia alla Procura
di Roma da un candidato di Rivoluzione Civile. E anche all'estero le parole di Berlusconi
hanno destato scalpore e sconcerto.