Sono operative, da sabato, le prime batterie di missili Patriot schierate dalla Nato
in Turchia, al confine con la Siria. L’iniziativa dell’Alleanza Atlantica ha suscitato
già nelle scorse settimane forti critiche da Mosca e Teheran, e quest’ultima sabato
ha lanciato un duro monito affermando che ogni attacco alla Siria sarà considerato
come “un attacco all'Iran”. Intanto gli attivisti dell'opposizione segnalano nuovi
bombardamenti governativi in sobborghi di Damasco, ad Aleppo, a Homs e nella provincia
meridionale di Daraa, in una controffensiva delle forze lealiste che cercano di riguadagnare
il terreno perduto. Il bilancio delle ultime 24 ore, fornito dai comitati locali,
è di almeno 96 persone uccise, fra cui diversi bambini. Sempre l’opposizione ha aggiornato
a 50 mila unità il numero complessivo delle vittime dall’inizio della guerra nel marzo
2011. (M.G.)