2013-01-27 12:01:56

Lettera del cardinale Caffarra alla neonata trovata in un cassonetto di Bologna


Nel cuore di Bologna, sotto le finestre dell’arcivescovado. Lì è stata ritrovata una settimana fa la piccola Maria Grazia, una neonata gettata in un bidone della spazzatura. Il salvataggio in extremis da parte di due passanti, che hanno sentito il suo flebile pianto, le ha salvato la vita. Il cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, scosso per la vicenda, come tutta la città, ha voluto scrivergli una lettera aperta. Da Bologna, Luca Tentori:RealAudioMP3

“Il cassone dell’immondizia posto sotto la mia finestra fu guardato con occhi pieni di amore da Dio stesso, perché in esso c’era la sua immagine”. E’ un passaggio forte della lettera che il cardinale Caffarra ha voluto scrivere alla piccola Maria Grazia e affidata questa mattina alle colonne del settimanale diocesano di Avvenire Bologna 7. “Cara Maria Grazia, sei stata buttata nei rifiuti sotto la mia finestra, vicino alla mia casa", ha scritto l’arcivescovo di Bologna. "Eri diventata qualcosa di troppo; un di più di cui bisognava disfarsi. Non sei stata guardata con gli occhi dell’amore, forse resi ciechi da un indicibile dramma. Il tuo vagito vale più di tutti i nostri calcoli egoistici, perché ha gridato che nessuna persona può essere rifiutata. Ci ha ricordato che l’intero universo è meno prezioso di te. Il tuo vagito entri nella coscienza di ciascuno di noi fino in fondo, e dentro la nostra città”. “Grazie, piccola – ha aggiunto il cardinale Caffarra rivolgendosi alla bambina, che ora è in buone condizioni in ospedale - perché ascoltando il tuo pianto ho imparato ancora più intimamente cosa significhi essere padre: prendersi cura di ciascuno perché nessuno sia più sfigurato”. “Che la nostra città, guidata dal tuo vagito, percorra l’intero cammino che porta dalla solitudine all’amore – ha concluso l’arcivescovo di Bologna - Grazie, piccola madre di noi tutti”.







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