Messico: preoccupazione della Chiesa per la violenza che appare anche nelle scuole
Il vescovo della diocesi di Aguascalientes, mons. José María de la Torre Martín, e
il difensore civico, Omar Williams Lopez Ovalle, hanno lanciato un appello alla società
per fermare la violenza e la discriminazione, due fattori che in questo momento minacciano
l'unità della famiglia e l'integrità sociale. Nel corso di un incontro tenutosi negli
uffici della diocesi, entrambi hanno espresso profonda preoccupazione per gli atti
di violenza che accadono all'interno delle famiglie ad Aguascalientes, così come per
la violenza che si manifesta in varie forme di discriminazione nella società. Lopez
Ovalle ha anche evidenziato l'aumento dei casi di abuso nelle scuole, fenomeno conosciuto
come "bullismo", denunciato alla Cedh (Comisión Estatal de los Derechos Humanos).
"L'anno scorso la Commissione ha ricevuto 62 denunce da parte dei genitori i cui figli
erano stati sottoposti ad atti di violenza nelle scuole, e quest’anno le denunce sono
ancora più frequenti" ha detto Lopez Ovalle al vescovo, sottolineando come questo
fenomeno sociale causi ai minori depressione, frustrazione e tristezza. "La violenza
la troviamo anche quando sono discriminate le donne, gli anziani e i poveri – hanno
concordato entrambi -. Per questi gruppi, chiamati dal governo ‘gruppi vulnerabili’,
le opportunità nella società sono ridotte". Secondo la nota inviata all'agenzia Fides,
l'incontro è avvenuto anche perché quest'anno ricorre il 25° anniversario della creazione
della Commissione di Stato per i diritti dell'uomo (Cedh), la prima organizzazione
del suo genere nel Paese. Per la ricorrenza sono in programma diversi eventi, in collaborazione
con le istituzioni, tra cui la Chiesa cattolica. (R.P.)