2013-01-25 20:11:10

Egitto. Scontri tra polizia e manifestanti in diverse città, almeno 132 feriti


Giornata densa di scontri tra manifestanti e polizia, in Egitto, quella del secondo anniversario dell’inizio della rivoluzione. Lanci di lacrimogeni e proiettili di gomma al Cairo, dove i manifestanti hanno bloccato due ponti sul Nilo e la stazione della metropolitana in piazza Tahrir, e ad Alessandria, per un bilancio complessivo di 252 feriti, tra cui diversi agenti di polizia, secondo quanto riferisce in serata il ministero della Sanita' egiziano. Roberta Barbi:RealAudioMP3

Si è trasformata in un’immensa manifestazione anti-Morsi la giornata del secondo anniversario dell’inizio della rivoluzione che portò al rovesciamento del regime di Mubarak. In Egitto, oggi, almeno cinque poliziotti sono rimasti feriti negli scontri con i manifestanti davanti alla sede della tv di Stato al Cairo, mentre un gruppo di persone a volto coperto hanno assaltato una sede dei Fratelli Musulmani e altri il governatorato di Suez. Lancio di lacrimogeni e spari di proiettili di gomma da parte della polizia anche ad Alessandria, dove le proteste si concentrano intorno al municipio, ma tafferugli si sono verificati anche nei pressi del tribunale e in un paio di sobborghi. Date alle fiamme le sedi del governo locale di Ismailiya, Damietta e Kafr el-Sheikh, nel delta del Nilo, mentre il traffico ferroviario sta subendo gravi disagi a causa del blocco dei binari in numerose zone del Paese, soprattutto a nord della capitale e nell’Alto Egitto, a Beni Suef. Oltre alla confusione politica, pesa sul Paese anche una grave situazione economica, come spiega Paolo Gonzaga, giornalista esperto di questioni egiziane, al microfono di Benedetta Capelli:

"L’Egitto non è riuscito a riprendere stabilità e non ha varato una Costituzione immediatamente, come si sarebbe dovuto fare, e tutto questo ha portato il Paese alla bancarotta. L’Egitto oggi ha 15 miliardi di dollari in valuta estera nelle proprie casse, e basta... Il bilancio positivo, invece, è quello della mentalità. Oggi, la gente parla di politica e sono nati tanti giornali e quotidiani indipendenti. In qualche modo, in Egitto si è respirato in questi due anni un’aria di maggiore libertà".







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