2013-01-24 10:57:52

Vietnam: critiche del card. Pham Minh Man a nuovo decreto governativo su credenze religiose


Il 24 dicembre, l’arcivescovo di Ho Chi Minh Ville, cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Man, ha declinato un invito delle autorità vietnamite a partecipare a una manifestazione ufficiale per l’entrata in vigore di un nuovo decreto governativo sulle credenze religiose. Lo ha reso noto martedì scorso l’agenzia delle Missioni Estere di Parigi Eglises d’Asie (Eda). Il card. Pham Minh Man ha giustificato il rifiuto con i suoi impegni pastorali per le festività natalizie, ritenendo “inutile” la partecipazione dei rappresentanti dell’arcidiocesi dal momento che essa aveva espresso rilievi critici al provvedimento alle autorità competenti. Il decreto in questione, varato a novembre e entrato in vigore il 1° gennaio, sostituisce il precedente decreto attuativo della Legge sulle credenze religiose introdotto nel 2004, già oggetto di forti riserve da parte dell’episcopato vietnamita in quanto giudicata peggiorativa rispetto alla legge sulla religione del 1955 (mai entrata in vigore). La legge, tra l’altro, ha introdotto una nuova controversa distinzione tra “religioni” (per definizione universali e transnazionali) e “credenze”, qualificate dall’ideologia ufficiale come “nazionali”, “regionali” o “popolari”, distinzione alla quale corrisponde un diverso trattamento giuridico. Articolato in 5 capitoli e 46 articoli, il nuovo decreto attuativo introduce un elenco meticoloso di ulteriori restrizioni. I punti più controversi sono contenuti nel terzo e quarto capitolo: una dettagliata serie di prescrizioni burocratiche imposte alle organizzazioni religiose per ottenere la “registrazione” e per potere svolgere le loro attività. L’impressione e il timore diffuso della Chiesa vietnamita è che esse rappresentino un ulteriore giro di vite sulla libertà religiosa. Riserve già espresse dal card. Pham Minh Man che in una lettera indirizzata nel maggio 2011 alle autorità vietnamite, a nome dell’arcidiocesi, aveva parlato di un provvedimento discriminatorio. (L.Z.)







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