2013-01-24 10:58:26

Riunione dei vescovi croati e bosniaci sul rientro dei profughi cattolici in Bosnia


L’irrisolta questione del rientro dei profughi cattolici croati fuggiti dalla Bosnia-Erzegovina durante la guerra negli Anni 90; il punto sulle attività pastorali delle parrocchie e missioni croate nel mondo e un rapporto della speciale Commissione per la stesura di un martirologio croato. Questi i temi salienti della 15ma sessione congiunta annuale delle Conferenze episcopali della Croazia e della Bosnia-Erzegovina svoltasi a Zagabria il 21 gennaio scorso. In primo piano nei lavori, introdotti dai rispettivi presidenti, mons. Želimir Puljić arcivescovo di Zara e mons. Franjo Komarica vescovo di Banja Luka, l’annosa questione dei profughi cattolici croati che a distanza di più di 15 anni dalla fine della guerra non hanno ancora potuto fare rientro nelle proprie case in Bosnia-Erzegovina. I vescovi ne hanno parlato al nunzio apostolico in Croazia mons. Alessandro D'Errico che ha ricordato in proposito il messaggio inviato l’anno scorso dal cardinale Tarcisio Bertone in cui esprimeva le preoccupazioni del Santo Padre Benedetto XVI e della Santa Sede per il futuro della Chiesa in Bosnia-Erzegovina a causa dello scarso sostegno per un rientro ordinato di questi profughi nel Paese. Nella lettera il Segretario di Stato aveva sottolineato anche l’importanza di promuovere campagne di solidarietà congiunte tra le due Chiese come la “Settimana di Solidarietà” ed aveva informato i presuli dei suoi incontri con le autorità croate per una soluzione del problema. Durante la sessione – riporta l’agenzia Ika - i vescovi della Bosnia-Erzegovina hanno ringraziato tutti coloro che hanno partecipato alle iniziative di solidarietà con i cattolici di Bosnia e che hanno dimostrato comprensione per la loro difficile situazione, in particolare nell’enclave serba della Republika Srpska. Inoltre hanno espresso il loro sostegno all’impegno dei vescovi croati per tenere viva la tradizione e i valori cattolici in Croazia. I presuli croati e bosniaci hanno inoltre discusso un rapporto sulle attività pastorali delle 197 parrocchie e missioni croate nel mondo e un rapporto dalla Commissione per la liturgia della Conferenza episcopale croata riguardante una nuova traduzione del Messale. All’ordine del giorno anche il punto del lavoro della Commissione congiunta incaricata della stesura di un martirologio croato e il rapporto annuale sul lavoro della Commissione per il Collegio croato a Roma. (L.Z.)







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