2013-01-24 16:07:28

Contro l'illegalità il catechismo della Chiesa napoletana


card. Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli
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La Chiesa campana è una Chiesa viva, dinamica, che si incarna giorno per giorno in questa realtà con un buon numero di sacerdoti che sentono molto questo impegno sacerdotale a predicare il Vangelo e a trasmetterlo alla nostra gente, non solo a quelli che partecipano alla vita della Chiesa, ma anche a quelli che stanno fuori. Una Chiesa con qualche ombra, nel senso che deve affrontare problemi che sembrano a volte anche superiori alle nostre forze. Vedo anche laici molto impegnati nella vita sociale che cercano di dare un’anima questa realtà, una società spesso senza anima, delusa, amareggiata.
"Il problema dei problemi è la mancanza di lavoro, il fatto che qui in Campania non solo non si arriva a fine mese, ma non si arriva neanche a metà mese; il fatto che i giovani non hanno prospettive; il fatto che i bambini non hanno dei luoghi dove potere vivere degnamente questa fase così delicata e bella della loro vita: il fatto che gli anziani non hanno un’assistenza adeguata: tutto questo aiuta la Camorra e tutte le organizzazioni malavitose “impossessarsi” di questa nostra gente, a strumentalizzarla per i loro scopi. A breve pubblicheremo il catechismo della Chiesa napoletana per dire che questa gente che ammazza ogni giorno, che fa violenza è tutta non è cristiana, predica un vangelo che è totalmente contro il Vangelo della giustizia, della carità e della solidarietà. A questa gente noi non possiamo dire che sono cristiani: dobbiamo dire che sono portatori di un male e che quindi non possono partecipare alla vita pastorale delle nostre chiese se non c’è pentimento". (a cura di Luca Collodi)







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