Oxfam ai leader di Davos: diminuire le disuguaglianze globali
“Il prezzo della disuguaglianza: come la ricchezza e i grandi redditi danneggiano
tutti noi”. E’ il titolo del rapporto pubblicato da Oxfam alla vigilia del Forum Economico
Mondiale di Davos. La Ong denuncia la concentrazione della ricchezza nelle mani di
pochi come un ostacolo nella lotta alla povertà nel mondo e chiede nuove misure per
contrastare la crescente disuguaglianza. Lorenzo Pirovano ha intervistato Elisa
Bacciotti, direttrice delle Campagne di Oxfam Italia:
R. – E’ importante
che il Forum di Davos abbia messo al centro delle proprie riflessioni il tema della
diseguaglianza ma ci aspettiamo che si definisca anche un piano di azione per tornare
a una più equa redistribuzione delle ricchezze a livello globale.
D. – In che
modo la concentrazione della ricchezza ostacola la lotta alla povertà?
R. -
La concentrazione della ricchezza diventa un freno anche alla possibilità di sconfiggere
la povertà del mondo se tale ricchezza è accumulata nei forzieri di pochi senza venirne
investita in qualche modo nello sviluppo sociale.
D. – Quali sono le proposte
avanzate da Oxfam?
R. - Proponiamo come misura importante la chiusura dei paradisi
fiscali, iniziare a pensare in termini di tassazione progressiva, introdurre misure
di sostegno ai salari e, infine, un aumento degli investimenti nei servizi pubblici
gratuiti.
D. – Cosa vi aspettate dal Forum di Davos?
R. – Il problema
dell’ineguaglianza globale è molto complesso e già il fatto che sia stato messo in
agenda nelle discussioni di Davos significa che una parte, speriamo crescente, di
leader mondiali si sta rendendo conto che non si può essere felici da soli o non si
può essere felici in pochi. Speriamo che da Davos la discussione si sposti al G8,
in Irlanda del Nord al G20, e in altri consessi come l’Assemblea generale delle Nazioni
Unite. E’ importante che questo dialogo vada avanti e che diventi sempre più concreto.