2013-01-22 08:00:52

Due attentati in Siria: oltre 50 i morti nella provincia di Hama e a Damasco. L’Onu esprime angoscia per la situazione


In Siria non si arresta la spirale di morte. Oltre trenta persone sono state uccise in un attentato suicida a Salmiyeh, nella provincia centrale di Hama. Decine di morti anche a Damasco per un’esplosione che ha colpito il sobborgo di Dummar, mentre non si arrestano in varie parti del Paese gli scontri tra pro e contro Assad. In questo scenario il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-moon e il rappresentante speciale in Siria Lakhdar Brahimi hanno espresso profondo rammarico e angoscia per l'escalation di distruzione e morte nel Paese. Marina Calculli:RealAudioMP3

Due autobomba, una esplosa a Dummar, un sobborgo di Damasco e l’altra a Hama hanno causato circa cinquanta vittime. L’attentato in entrambi i casi ha colpito un comprensorio che ospita le famiglie dei miliziani legati al regime di Assad. E mentre le speranze di trovare una soluzione politica si consumano sempre più, l’allarme al livello internazionale cresce: il ministero russo per le situazioni di emergenza ha deciso di inviare due aerei a Beirut per aiutare i cittadini russi che vorranno lasciare la Siria. In Turchia, invece, sono arrivati nel porto di Iskenderum i missili terra-aria Patriot tedeschi e olandesi che la NATO aveva concesso ad Ankara come misura difensiva anti-siriana. Nei giorni prossimi arriveranno altre due batterie di Patriot americani. Sul piano diplomatico invece lo stallo è totale: ieri Nabil el-Arabi, Segretario generale della Lega Araba ha deplorato l’inutilità degli sforzi dell’emissario internazionale per la Siria, Lahdar Brahimi. Intanto la Coalizione nazionale siriana, principale organo di opposizione, ha espresso la volontà di costituire un governo in esilio aspettando il riconoscimento dei miliziani sul terreno e della comunità internazionale.







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