2013-01-21 14:28:22

Sudan: nel Darfur accordo di pace tra comunità rivali nel Nord


I capi tradizionali delle comunità Abbala e Beni Hussein, protagoniste di scontri armati che nell’ultimo mese avrebbero provocato circa un centinaio di vittime nel nord del Darfur, hanno firmato un accordo per il cessate-il-fuoco. Lo riferisce l’emittente locale Radio Dabanga secondo cui alla cerimonia, nella località di Saraf Omra, era presente il governatore del Nord Darfur Osman Kibir. Oltre alla tregua, l’intesa prevede lo svolgersi di una conferenza di riconciliazione a partire dal 15 febbraio e la riapertura di tutte le strade e vie di comunicazione bloccate dal conflitto e dai posti di blocco eretti dalle due parti. Una commissione congiunta, composta da esponenti delle due tribù, sarà incaricata di valutare i danni materiali e determinare un bilancio definitivo delle vittime delle violenze. L’organismo - riferisce l'agenzia Misna - dovrà inoltre determinare i responsabili di crimini e aggressioni. Le due tribù hanno acconsentito inoltre ad interrompere le ricerche di oro nella miniera contesa di Jebel Amer, fino a quando non saranno disposti meccanismi di sicurezza. Nonostante la firma dell’accordo – riferiscono fonti sul posto – la situazione rimane tesa e non tutte le strade bloccate sono state riaperte al pubblico. A migliaia di chilometri di distanza, nella capitale qatariota di Doha, intanto, si sono aperti oggi colloqui di pace tra il governo sudanese e i ribelli di una fazione dissidente del Movimento per la giustizia e l’uguaglianza (Jem). Teatro di una ribellione armata contro Khartoum e di una grave crisi umanitaria, la regione del Darfur sta lentamente cercando di ritrovare un po’ di stabilità in un contesto nazionale scombussolato dalla recente indipendenza del Sud e da una grave crisi economica. (R.P.)







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