Festival del cinema panafricano Fespaco: molti film e giuria di sole donne
Un'edizione "faraonica" con 169 film di 35 Paesi, di cui 101 in competizione in sette
categorie, e ben 19 lungometraggi: così la stampa africana e internazionale ha annunciato
la selezione ufficiale della 23.ma edizione del Festival panafricano del cinema di
Ouagadougou (Fespaco) che si terrà dal 23 febbraio al 2 marzo nella capitale del Burkina
Faso. Tema centrale della biennale - riferisce l'agenzia Misna - sarà "il cinema africano
e la politica pubblica in Africa", dibattuto nel corso di 27 colloqui che metteranno
a confronto dirigenti politici e professionisti del cinema. La limitata produzione
e distribuzione di film africani - meno del 3% sul mercato internazionale - viene
imputata dagli operatori del settore all'assenza di politiche nazionali. Ma quest'anno
sul Fespaco si allunga l'ombra del conflitto in corso nel confinante Mali. "Esprimiamo
tutta la nostra solidarietà con il popolo maliano. Faremo in modo che i registi maliani
possano essere presenti. L'Africa ha una cultura di tolleranza. E' l'unica risposta
che il Fespaco può dare all'integrismo religioso", ha dichiarato Michel Ouédraogo,
delegato generale del Festival nato nel 1969. Dal canto loro, le autorità burkinabè
hanno garantito che "la sicurezza del Fespaco sarà pienamente assicurata. In passato,
abbiamo già dovuto far fronte a contesti difficili, tra cui tre colpi di Stato", ha
detto Joseph Paré, ambasciatore del Burkina Faso in Francia. Al di là delle incognite,
la 23.ma edizione è quella delle novità, a cominciare dalla giuria del Festival, esclusivamente
femminile per sottolineare il ruolo cruciale delle donne nella produzione cinematografica
e televisiva del continente, ma soprattutto nella vita quotidiana. "E' semplicemente
una giustizia che abbiamo voluto rendere alla donna cineasta fortemente attiva nel
cinema africano", ha spiegato Ouédraogo. Nonostante la crisi economica e finanziaria
globale, al Fespaco verrà anche assegnato un premio speciale per "La pace e la sicurezza"
sostenuto dall'Unione Europea e dai Paesi della zona Africa Caraibi Pacifico (Acp),
nell'ambito della campagna dell'Unione Africana "Agiamo per la pace". Saranno ricompensate,
con premi che ammontano a circa 12 mila euro, le migliori produzioni cinematografiche
africane che "promuovono una cultura di pace, raccontano di iniziative e meccanismi
tradizionali di prevenzione, gestione e risoluzione dei conflitti". Inoltre, Bruxelles
ha annunciato un aumento del suo contributo per questa edizione e per la prossima,
nel 2015, con un finanziamento di 1,4 milioni di euro. Ospite d'onore a Ouagadougou
sarà il Gabon, "che nel 2012 ha celebrato i 50 anni del suo cinema, una data coincisa
con le indipendenze africane per un Paese che ha segnato la nascita del cinema continentale",
ha affermato Ardiouma Soma, delegato artistico e responsabile della programmazione
del Fespaco, promettendo "un viaggio nel cuore dell'Africa, delle sulle contraddizioni,
di un'Africa che ride, piange, cambia e fa fronte a difficoltà". Tra i 19 lungometraggi
in lizza per il prestigioso Stallone d'oro di Yennenga, c'è molta attesa per l'opera
prima di Ibrahima Touré, "Toiles d'araignée", adattamento del romanzo scritto in carcere
da Ibrahima Ly mentre il Mali era governato da una giunta militare. Vincitore dell'edizione
2011, il Marocco sarà rappresentato da tre registi e la vicina Algeria da due. Ma
la produzione cinematografica dell'Africa lusofona potrebbe farsi notare grazie a
due film selezionati per l'Angola, uno per il Mozambico e un altro per la Guinea Bissau.
Il Paese organizzatore avrà soltanto un lungometraggio in competizione e il Senegal,
altro peso massimo del cinema africano, due. (R.P.)