Colombia. Mons. Epalza Quintero: cause della violenza siano combattute aiutando famiglie
e scuole
Il vescovo della diocesi colombiana di Buenaventura, mons. Héctor Epalza Quintero,
ha invitato le autorità a risolvere il problema della violenza che affligge il Paese
non usando palliativi, ma con un "investimento sociale". I ripetuti atti di violenza
causano preoccupazione, paura e terrore nella popolazione di Buenaventura, e nonostante
negli ultimi giorni siano arrivati altri elementi delle forze dell'ordine, il vescovo
sottolinea che ciò non è sufficiente, perché in questa regione continuano estorsioni,
minacce e scontri, con luoghi vietati perfino alla polizia. “La Chiesa lavora per
l'annuncio e la denuncia, per poter vivere in pace", ha detto il presule, secondo
quanto riporta la nota inviata all’agenzia Fides dalla Conferenza episcopale della
Colombia. Mons. Epalza Quintero esorta quindi la popolazione di Buenaventura a difendere
la vita, ricordando che “questo compito inizia in famiglia, che è la prima scuola,
e dove non deve esserci la violenza. Dobbiamo essere operatori di vita, rispettosi
delle persone, delle diversità e dell'ambiente”. Dall'inizio del 2013 solo a Buenaventura
ci sono già stati 23 morti, di cui 10 nel massacro perpetrato il 12 gennaio scorso
in una zona rurale. Secondo dati raccolti da Fides, è ancora aperta la lotta tra le
bande criminali per il controllo di Buenaventura, il principale porto della Colombia,
considerato strategico dai narcotrafficanti. (R.P.)